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Route invernale del clan

Il clan come attività invernale, anche per completare l'argomento del “capitolo”, dove si è trattato il tema delle dipendenze, ha deciso di fare una “route di servizio” presso la Comunità terapeutica 'Papa Giovanni XXIII' fondata da Don Oreste Benzi, nella campagna lodigiana. La Comunità ospita 16 persone di diverse fasce d'età, tutti uomini, con problematiche di diverse dipendenze (droga, alcool, ludopatia ecc).

La Papa Giovanni ha messo a punto un percorso terapeutico ad hoc, strutturato in fasi successive e di durata variabile a seconda delle caratteristiche della persona e la capacità evolutiva della stessa.

I ragazzi insieme ai capi, si sono messi a disposizione per i vari servizi che si dovevano compiere nella giornata, dalla cucina, alla stireria, orto, pulizie, manutenzioni, archivio libri cd.

Allo stesso modo il nostro gruppo è stato coinvolto nelle varie attività ludico/ricreative che comprendevano anche aspetti educativi.

Siamo stati incaricati di preparare un Cineforum e la pattuglia responsabile ha scelto 'Unbroken'.

L'argomento principe di questo film è il perdono e dopo la trasmissione dello stesso, sono state fatte delle attività che si ricollegavano a questo tema, quindi è stata letta una toccante lettera, scritta da un marito che ha perduto la moglie negli ultimi attentati di Parigi.

Gli ospiti della comunità hanno molto apprezzato il nostro lavoro.

Siamo stati poi coinvolti nell'attività d'espressione con il metodo del 'teatro dell'oppresso' “ un insieme di tecniche ludico-teatrali che permette di porre in scena le situazioni oppressive del nostro quotidiano, per analizzarle e cercare collettivamente come farle evolvere”. In questo tipo di teatro gli spettatori possono intervenire nella scena per provare il cambiamento e scoprire le conseguenze di ogni azione. E' un tipo di teatro dove il pubblico può cambiare la storia.

Naturalmente il nostro gruppo ha partecipato divertendosi molto.

Il secondo giorno ci è stato proposto il servizio di 'Unità di strada' rivolto ai senzatetto che dormono per le strade del centro di Milano. Ci siamo ritrovati con dei volontari della Papa Giovanni XXIII e siamo stati divisi in piccoli gruppi e ogni gruppo ha percorso le vie del centro fermandosi a salutare ed ad ascoltare le storie di queste persone, talmente avvilite da quello che gli ha riservato la vita da non cercare nemmeno un rifugio adeguato. E' stata un' esperienza toccante e molto apprezzata dai ragazzi, che si sono detti arricchiti da quest'attività .

Non sono mancati, nel nostro periodo di permanenza, i momenti di confronto, anche con gli stessi operatori, oltre ai momenti di canto e preghiera.

Gli ospiti della comunità si sono raccontati in maniera molto spontanea, quasi spinti dal bisogno di fare questo, ci hanno spiegato le loro problematiche ma anche i loro progetti, le loro speranze per il futuro, da parte nostra oltre all'ascolto c'è stato il conforto nei loro confronti .

La cosa meravigliosa di questa route è stata che i ragazzi si sono immersi in questa cosa, con passione e disponibilità d'animo.

Al termine della nostra breve esperienza, siamo stati calorosamente ringraziati sia dagli operatori, ma soprattutto dai ragazzi della comunità, per la ventata di freschezza che è stata portata .

Ci hanno anche detto che avevano un idea diversa degli scout.

Anche noi abbiamo ringraziato per quest'opportunità che ci hanno dato, e come molti di noi hanno detto, crediamo che non sarà dimenticata questa route, per l'esperienza umana che è stata, per la spontaneità con la quale è stata affrontata.

Da oggi gli ospiti della Papa Giovanni XXIII avranno anche il Clan Morning Star a fare il tifo per loro!

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